L'alopecia androgenetica è una forma comune di perdita e diradamento dei capelli che colpisce sia gli uomini che le donne, anche se solitamente si manifesta in modo più evidente e precoce nei primi.
Causato da una combinazione di fattori genetici e ormonali, si tratta di un problema che impatta notevolmente sull’autostima, l’immagine che si ha di sé e la qualità di vita. La perdita dei capelli può causare ansia, depressione, riduzione della fiducia in sé stessi e difficoltà nelle relazioni sociali e professionali. Molte persone affette da alopecia cercano soluzioni per nasconderla, come l'uso di parrucche, cappelli o trucco per capelli.
Fermo restando che non si può guarire definitivamente dall'alopecia androgenetica femminile e maschile, esistono comunque diverse e valide opzioni di trattamento per poter gestire e rallentare il problema, anche se i risultati variano da persona a persona.
Ecco cosa leggerai all’interno di questo articolo:
- Che cos’è l’Alopecia androgenetica e come si manifesta?
- Calvizie androgenetica: quali sono i fattori di rischio?
- Alopecia androgenetica nelle donne
- Alopecia androgenetica negli uomini
- Combattere l’alopecia androgenetica, cura e trattamento
Prima di proseguire, leggi anche: “Migliori fiale per capelli”.
Che cos’è l’Alopecia androgenetica e come si manifesta?
Comunemente nota come calvizie comune, l’alopecia androgenetica è una condizione molto diffusa caratterizzata dalla perdita di capelli progressiva e permanente, che colpisce sia uomini che donne, indipendentemente dall’età.
È influenzata principalmente da fattori
- genetici: l'ereditarietà genetica gioca un ruolo significativo, e chi ha parenti stretti con questa condizione ha maggiori probabilità di svilupparla;
- ormonali: gli ormoni androgeni, in particolare il diidrotestosterone (DHT), svolgono un ruolo chiave. Il DHT è una forma attiva del testosterone che, in soggetti geneticamente predisposti, può causare il restringimento progressivo dei follicoli piliferi, portando alla perdita di capelli.
Le manifestazioni cliniche e i sintomi tipici di questa condizione includono di solito:
- Diradamento dei capelli;
- Assottigliamento dei capelli;
Talvolta, ma non sempre, si accompagna anche a seborrea e a desquamazione furfuracea. Come vedremo meglio nel prossimo paragrafo dedicato ai fattori di rischio, la calvizia si manifesta in maniera diversa tra uomini e donne.
Calvizie androgenetica: quali sono i fattori di rischio?
Come abbiamo visto in precedenza, la calvizia androgenetica è principalmente influenzata da fattori genetici e ormonali. Oltre alla predisposizione genetica, ecco quali sono i principali fattori di rischio associati a questa condizione:
- Sesso: gli uomini hanno un rischio maggiore di sviluppare l’alopecia rispetto alle donne. Tuttavia, anche le donne possono sperimentarla, ma in modo meno evidente e spesso in forme diverse rispetto agli uomini;
- Età: l'alopecia inizia spesso durante l'adolescenza o l'età adulta giovane. Più si invecchia, maggiore è la probabilità di sperimentare la caduta di capelli a causa di fattori ormonali;
- Livelli di ormoni androgeni: gli uomini e le donne che hanno alti livelli di DHT o che sono particolarmente sensibili a questo ormone hanno un rischio maggiore di perdita di capelli;
- Malattie correlate: Alcune condizioni mediche o malattie croniche (es. malattie autoimmuni, malattie della tiroide ecc…) possono influire sulla caduta di capelli, sebbene l'alopecia sia principalmente di natura genetica e ormonale;
- Stile di vita e salute generale: Alcuni studi sull’alopecia androgenetica e le ultime scoperte suggeriscono che uno stile di vita poco sano, comprese abitudini alimentari malsane, elevato livello di stress, fumo e mancanza di esercizio fisico, potrebbero influenzare la perdita di capelli.
Tuttavia, questi fattori di vita possono essere correlati ma non sono direttamente responsabili dell'alopecia androgenetica. Vediamo meglio le differenze tra alopecia maschile e femminile.
Alopecia androgenetica nelle donne
L’alopecia androgenetica femminile si caratterizza per una perdita di capelli più diffusa, tuttavia viene spesso conservata la linea frontale, risparmiando le tempie e colpendo soprattutto il vertice. Nelle donne però, più che di una caduta vera e propria, bisognerebbe parlare di progressiva miniaturizzazione del capello. Ovvero, i capelli che restano diventano più sottili, più corti e più deboli nel tempo. Ciò può portare a una diminuzione della densità e a un aspetto generale di diradamento.
Alopecia androgenetica negli uomini
Il processo di diradamento dei capelli può progredire nel corso degli anni e può variare da persona a persona. Nei maschi, di solito, l'inizio è spesso evidente durante l'adolescenza o l'età adulta giovane, mentre nelle donne può iniziare in età più avanzata. Nell’uomo, la malattia causa una progressiva perdita di capelli, soprattutto nella parte superiore e frontale del cuoio capelluto. Questa condizione può evolvere in una tipica forma a "M" o a "corona", la cosiddetta stempiatura.
Per contrastare e rallentare l'alopecia androgenetica esistono diverse tipologie di farmaco, che si accompagnano ad altri tipi di trattamento che comprendono terapie ormonali e trapianto di capelli. In ogni caso, è necessario consultare un medico specializzato per valutare quali siano le opzioni appropriate alla tua condizione.
Combattere l’alopecia androgenetica, cura e trattamento
La gestione e il trattamento dell'alopecia androgenetica possono aiutare a rallentare il processo di perdita di capelli, stimolare la crescita dei capelli e migliorare la qualità dei capelli rimanenti. È importante notare che i trattamenti potrebbero non essere in grado di invertire completamente la condizione, ma possono contribuire a gestire i sintomi.
Le opzioni di trattamento più comunemente utilizzate sono:
- Trapianto di capelli: I follicoli piliferi sani (di solito quelli della parte posteriore e laterale del cuoio capelluto) vengono trapiantati nelle aree diradate. . È un trattamento efficace per ripristinare l'aspetto naturale dei capelli;
- Integratori e stile di vita adeguato: L'assunzione di integratori contenenti nutrienti come biotina, ferro, zinco e vitamine può sostenere la salute dei capelli. Anche una dieta equilibrata e ricca di proteine, vitamine e minerali è essenziale per mantenere la salute generale dei capelli. Molto importante è la gestione dello stress;
- Farmaci: attualmente sono pochissimi i trattamenti farmacologici approvati dalla FDA per contrastare la calvizie comune. Tra questi c’è il minoxidil, un farmaco per uso topico disponibile senza prescrizione medica, che mostra maggiore efficacia nell'area del vertice del cuoio capelluto, rallentando la perdita e stimolando la crescita. Il minoxidil è disponibile in diverse concentrazioni (solitamente al 2% e al 5%) ed è formulato in varie forme, tra cui soluzioni topiche e schiume, per l'applicazione diretta sul cuoio capelluto.
Il farmaco richiede un periodo di trattamento di almeno 3-6 mesi prima che possa essere dimostrata un'efficacia significativa. Inoltre, risulta maggiormente efficace quando l’alopecia è in uno stadio intermedio.
Consultare un medico specialista per valutare la situazione e determinare il trattamento più appropriato in base alle specifiche esigenze e al grado di perdita di capelli. Un approccio combinato, in cui vengono utilizzati diversi trattamenti, può spesso fornire i migliori risultati.
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