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Vomito

Il vomito è una risposta fisica attraverso la quale il corpo espelle il contenuto dello stomaco attraverso la bocca. Si tratta di un fenomeno che viene attivato da una complessa coordinazione di muscoli e nervi: inizialmente, i muscoli del diaframma e dell'addome si contraggono violentemente, mentre i muscoli gastrici effettuano una contrazione antiperistaltica, spingendo il contenuto gastrico verso l'alto. 

Il vomito è spesso preceduto da nausea e va distinto dal rigurgito, un'espulsione passiva e meno violenta del contenuto dello stomaco, che non attiva la contrazione forzata della muscolatura addominale.

Cause del vomito

Prima ancora di capire come far passare il vomito, è bene sapere che si tratta di un disturbo (o meglio, un sintomo) che può essere causato da una vasta gamma di fattori. 

Spesso è una reazione a infezioni gastrointestinali, come la gastroenterite, nel cui caso è accompagnato da diarrea, mentre in altri potrebbe conseguire a episodi costanti di emicrania, con forti mal di testa che possono durare giorni. 

Anche la labirintite, un'infiammazione dell'orecchio interno che causa vertigini e squilibrio, può essere causa di vomito, così come la cinetosi, o mal di movimento, che può provocare vomito durante viaggi in auto, nave o aereo.

Alcuni farmaci, in particolare antidolorifici e antinfiammatori, possono avere il vomito tra gli effetti collaterali, mentre si tratta di un sintomo comune nei pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia. 

Potrebbe derivare da ansia e stress costanti, oltre che da abitudini malsane, quale l'abuso di alcol, o ancora da patologie come infezioni renali, alcune malattie veneree, ostruzioni intestinali e infiammazioni della cistifellea.

Vomito in gravidanza

Il vomito è un sintomo comune durante la gravidanza, specialmente nelle prime settimane, ed è spesso conseguenza della comune "nausea mattutina". 

In realtà, può verificarsi in qualsiasi momento della giornata e tende a raggiungere il picco intorno alla nona settimana di gestazione, per poi diminuire entro la sedicesima-diciottesima settimana. In rari casi gravi, si parla di iperemesi gravidica, una condizione caratterizzata da vomito persistente che può causare perdita di peso e disidratazione, con il rischio di chetosi, un accumulo di chetoni nel corpo che provoca stanchezza e altri sintomi.

I cambiamenti ormonali, in particolare l'aumento della gonadotropina corionica umana (hCG) e degli estrogeni, sono ritenuti i principali responsabili del vomito in gravidanza: questi ormoni, insieme al progesterone, possono rallentare i movimenti fisiologici dell'apparato digerente, contribuendo così alla comparsa di nausea e vomito.

Vomito nei bambini

Il vomito nei bambini è spesso causato da infezioni gastrointestinali, che solitamente durano pochi giorni. Può essere anche sintomo di allergie alimentari, nei cui casi potrebbe presentarsi insieme a eruzioni cutanee, prurito e gonfiore di labbra, lingua e occhi. 

Potrebbe essere anche un sintomo dell’appendicite, che si manifesta con forti dolori addominali: in questi casi, è necessario un intervento medico urgente, generalmente risolto con la rimozione chirurgica dell'appendice. 

Nei neonati, il vomito può essere legato a gastroenteriti, allergie alimentari e intolleranza al latte e non va confuso con il reflusso gastroesofageo, che provoca la risalita del contenuto dello stomaco lungo l'esofago, evento comune nei primi mesi di vita e meglio definito come rigurgito. 

Rimedi contro il vomito

Come comprensibile fin qui, parliamo di un disturbo che può avere diverse origini, ragion per cui, per capire cosa prendere per il vomito, è fondamentale identificare prima la causa sottostante. 

Se il vomito è conseguenza dell’assunzione di specifici farmaci, potrebbe essere sufficiente sospendere il trattamento o sostituirlo con un medicinale alternativo, per la cui scelta è bene consultare il medico. Nei diversi casi di mal di movimento, esistono diversi farmaci contro il vomito che, chi sa di soffrire in viaggio, dovrebbe avere sempre con sé.

Prima di capire come fermare il vomito in gravidanza, è bene tenere a mente che molti farmaci antiemetici sono controindicati a causa dei potenziali danni al feto, ma esistono alternative sicure, come l’assunzione di piccole dosi di vitamina B6 o zenzero, che possono alleviare i sintomi. È consigliato bere acqua a piccoli sorsi per mantenere l'idratazione interna, accompagnata dall’assunzione di cibi asciutti come i cracker, che possono aiutare a stabilizzare lo stomaco.

Anche nei bambini è importante mantenere una buona idratazione e osservare eventuali cambiamenti nel loro comportamento: se appaiono letargici o meno reattivi, è fondamentale consultare un medico. Nei neonati, se il pediatra è d’accordo, l'allattamento al seno può continuare anche in caso di vomito, e magari sarà egli stesso a indicare eventuali soluzioni di reidratazione orale.

Nei casi di natura psicologica, come ansia e stress, una terapia psicologica può essere di grande aiuto e, se indicati dal terapeuta, anche farmaci ansiolitici possono rivelarsi utili rimedi per il vomito.

Quando rivolgersi al medico in caso di vomito

Sebbene episodi occasionali di vomito non siano generalmente motivo di preoccupazione, ci sono situazioni in cui è necessario consultare un medico. 

In generale, episodi di vomito che si ripetono in un breve lasso di tempo, specialmente se associati a diarrea, possono portare a disidratazione grave, che è particolarmente pericolosa nei bambini e potrebbe richiedere un trattamento endovenoso. La disidratazione può provocare alterazioni elettrolitiche, come l'alcalosi metabolica, ed episodi cronici di vomito possono portare anche a malnutrizione e alterazioni metaboliche.

Se il vomito è ricorrente e accompagnato da sintomi gravi come febbre alta, dolori addominali intensi, o se ha un colore preoccupante (rosso, nero, giallo-verdastro) o un odore sgradevole, è altrettanto importante cercare assistenza medica immediata. 

In generale, in base all’età, ad altri sintomi e a eventuali note patologie (come cancro o diabete), il medico può eseguire una valutazione approfondita, indicando eventuali medicine per il vomito oppure consigliando al paziente di continuare a curarsi con rimedi comuni.

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