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Piede piatto

 

Quando la pianta del piede presenta un arco plantare assente o comunque decisamente livellato verso il basso, in quel caso si parla di "piede piatto". Soffrire di questa patologia, pertanto, significa avere il piede che poggia totalmente, ossia con l'intera pianta, sul suolo. 

Il piede piatto è una forma di alterazione anatomica che può avere un'origine congenita oppure acquisita. Qualunque sia la natura di questa patologia, in ogni caso, è necessario consultare uno specialista che sappia individuare la strada migliore per porvi rimedio in modo efficace. 

 

Piede piatto: cos'è

Come anticipato in apertura, il piede piatto può essere considerato come un'alterazione dell'anatomia del piede in virtù della quale chi ne soffre presenta un arco plantare del tutto assente oppure tendente verso il suolo. Bisogna infatti considerare che, da un punto di vista anatomico, in condizioni di normalità il piede non poggia per intero ma solo in alcuni punti; quando questo non avviene, si verifica una condizione di squilibrio per quanto riguarda la distribuzione del peso corporeo, che viene scaricato completamente sulla parte centrale interna del piede. 

Questo fattore è altamente penalizzante perché rende più faticosa la camminata, e soprattutto può portare a danni permanenti a livello di apparato muscolo-scheletrico e alle articolazioni, nonché ai legamenti. Ne viene da sè, quindi, che i piedi piatti (che generalmente si verificano a livello bilaterale, molto più raramente su di un piede solo) possono portare a patologie degenerative che pregiudicano la qualità della vita dei soggetti affetti da questa condizione.

 

Piede piatto: i sintomi

La sintomatologia associata al piede piatto può essere molto invalidante a seconda dei casi; alcuni dei sintomi più classici riconducibili a questa patologia possono essere:

  • Dolore al tallone
  • Calli
  • Dolore alla pianta del piede
  • Difficoltà a mantenere l'equilibrio
  • Mal di schiena
  • Gonfiore ai piedi
  • Metatarsalgia
  • Dolori articolari

Quando uno o più sintomi di questo genere si associano a una condizione anatomica di assenza dell'arco plantare, allora è corretto parlare di piede piatto.

 

Piede piatto: le cause

Come anticipato all'inizio, generalmente si tendono a identificare due diverse cause per il piede piatto: la prima è di tipo congenito ed è dunque innata nell'individuo che tende a manifestare questa condizione; la seconda è acquisita e può verificarsi in seguito a fattori di diversa natura, tra cui:

  • Obesità o comunque sovrappeso
  • Postura scorretta
  • Eventi traumatici occorsi al piede o alla caviglia
  • Diabete
  • Malattie legate al tessuto connettivo
  • Artite reumatoide
  • Utilizzo di scarpe non appropriate
  • Invecchiamento
  • Gravidanza in casi particolari e comunque di durata limitata

Piede piatto: diagnosi

La diagnosi di piede piatto deve sempre essere fatta da un medico specializzato, che potrà valutare l'entità del problema in seguito a una visita e col supporto di esami diagnostici tra cui radiografia, TAC, ecografia o risonanza magnetica. L'esame obiettivo, comunque, insieme all'anamnesi fornita dal paziente, consente generalmente di giungere abbastanza facilmente a una diagnosi di piede piatto, trattandosi di una patologia piuttosto comune e soprattutto abbastanza chiara da individuare.

 

Piede piatto: quando ricorrere all'intervento?

L'intervento chirurgico, generalmente, è consigliabile solo se le terapie e i trattamenti conservativi non hanno sortito gli effetti desiderati. Anche in questo caso, naturalmente, sarà decisivo il parere dello specialista, che sarà in grado di valutare se sia opportuno o meno ricorrere a un intervento per risolvere il problema. 

Non è possibile tuttavia stabilire a priori una tipologia di trattamento chirurgico che sia universale per tutti: l'approccio e il tipo di intervento possono variare da caso a caso, in base soprattutto all'entità del problema. Proprio per questo motivo, ribadiamo l'importanza di affidarsi a un professionista che sappia guidare il paziente verso la soluzione più indicata in base alla propria condizione.

 

Piede piatto nei bambini

Non è propriamente corretto parlare di piede piatto nei bambini, perché la tendenza ad avere un arco plantare ridotto e orientato verso il basso è una caratteristica fisiologica nei più piccoli, sin dalla nascita e comunque nei primi anni di vita. L'arco plantare, infatti, va a svilupparsi nel corso del tempo e con la crescita, quindi non è il caso di preoccuparsi qualora si dovesse notare una tendenza a poggiare i piedi completamente al suolo. In più, va ricordato che i bambini piccoli hanno strati adiposi più consistenti e che quindi l'arco plantare è meno visibile; con la crescita, la curva inizia a svilupparsi e quindi si va verso una condizione di normalizzazione dell'arco.

 

Piede piatto: rimedi

I migliori rimedi per il trattamento del piede piatto sono di tipo non chiurgico, dunque conservativo; oltre a una serie di esercizi di stretching dei muscoli della gamba collegati al tendine di Achille, all'adozione di una dieta ipocalorica nei casi di piede piatto collegato all'obesità e a sedute di fisioterapia, è consigliabile l'utilizzo di speciali plantari modellati sulle caratteristiche anatomiche di ciascun paziente.

 

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