Osteoporosi
- Osteoporosi cause
- Osteoporosi sintomi
- Osteoporosi diagnosi
- Osteoporosi terapia
- Osteoporosi rimedi
- Conclusioni
Il termine osteoporosi significa “osso poroso” ed è una malattia caratterizzata da alterazioni della struttura ossea, lo scheletro tende ad indebolirsi con il rischio conseguente di fratture. L ‘osteoporosi ha una rilevanza sociale elevata e colpisce molto più le donne che gli uomini, è considerata una malattia silente poiché non ci sono sintomi rilevanti e solo a seguito di una frattura si capisce che la degenerazione è avanzata
In tutte le fasi della vita, l’osso va incontro ad un processo fisiologico di rimodellamento o turnover nel quale tessuto scheletrico vecchio e danneggiato viene rimosso ad opera degli osteoclasti ed osso nuovo viene riformato ad opera degli osteoblasti. Con l’avanzare dell’età, l’attività degli osteoclasti tende ad essere maggiore rispetto a quella degli osteoblasti (cellule ricostruttive) ed infatti l’invecchiamento fisiologico si accompagna ad una certa perdita di massa ossea. L’osteoporosi si sviluppa quando tale perdita diventa eccessiva e patologica a causa di una persistente e dominante attività di riassorbimento osseo rispetto a quella di neoformazione.
Con il passare del tempo, in seguito a patologie o condizioni particolari, la struttura dell’osso fatta a nido d’ape, si allarga ed è qui che le ossa perdono densità e diventano deboli e fragili (ciò è anche la conseguenza della diminuzione di collagene che con il tempo viene prodotto sempre meno). La forza delle ossa, invece, dipende dalle loro dimensioni e dalla densità di calcio, fosforo e altri minerali in esse contenuta.
Osteoporosi cause
La menopausa colpisce principalmente le donne dopo la menopausa, gli anziani ma anche persone con malattie croniche, malattie genetiche o in terapia con alcuni farmaci. Si presenta l osteoporosi in caso di malassorbimento intestinale, problemi ormonali, artrite giovanile o, ancora, all’assunzione di farmaci che impediscono di fissare il calcio nel tessuto osseo o ne ostacolano il corretto metabolismo (corticosteroidi, anticonvulsivanti, farmaci immunosoppressivi). Infine, anche gravi carenze nutrizionali protrattesi per lungo tempo nell’infanzia e nell’adolescenza (soprattutto calcio e vitamina D) possono anticipare l’insorgenza della malattia.
I casi più frequenti in cui si verifica il riassorbimento osseo e le sostanze vengono a mancare sono:
- Menopausa: l’abbassamento dei livelli di estrogeni sfavorisce il riassorbimento intestinale e renale di calcio e aumenta l’attività degli osteoclasti, ovvero le cellule distruttive ossee.
- Carenze alimentari: Sali minerali, vitamine, collagene, amminoacidi.
- Scarsa attività fisica, abuso di alcool, medicinali e fumo.
- Fattori genetici ed ereditari.
- Patologie: alcune patologie e i farmaci usati per contrastarle hanno come effetto collaterale la degenerazione dei tessuti ossei e articolari. Tra queste troviamo i tumori, le malattie tiroide, le patologie renali.
- Gravidanza: la donna ha bisogno di molte proteine per formare il feto e spesso la nutrizione poco adeguata fa sì che queste vengano prese dalla madre, ossa e muscoli sono sotto attacco.
Osteoporosi sintomi
In genere coloro che sono affetti da osteoporosi non avvertono né dolore, né altri sintomi. Col tempo, però, il tessuto osseo sempre più fragile rende lo scheletro debole e incapace di sostenere le normali sollecitazioni.
L’osteoporosi può manifestarsi con dolore osseo o muscolare, soprattutto nella regione lombare. Inoltre, a causa dell'assottigliamento e della fragilità delle ossa, la colonna vertebrale tende ad incurvarsi e la statura a diminuire. Molto frequenti sono anche le fratture del polso, delle vertebre e del femore.
Osteoporosi diagnosi
La diagnosi di osteoporosi si effettua con la MOC (mineralometria ossea compiuterizzata o DEXA) per mezzo della quale si calcola la densità minerale ossea. In base ai criteri dettati dall’OMS, un soggetto può essere definito normale se la densità minerale (BMD - Bone Mineral Density) ha un t-score compreso tra +1 e -1, osteoporotico se la sua BMD ha un t- score minore di -2.5.
E’ consigliabile anche eseguire radiografia della colonna vertebrale per diagnosticare precocemente le fratture vertebrali ed esami del sangue ed urine per valutare il metabolismo del calcio e fosforo infatti una condizione di fragilità ossea, causata dalla diminuzione di calcio e fosforo nelle ossa, è l’osteopenia, che spesso precede l’osteoporosi.
Osteoporosi terapia
I farmaci anti-osteoporotici agiscono sul rimodellamento scheletrico con l’obiettivo di migliorare il bilanciamento tra riassorbimento e neoformazione ossea.
Gli estrogeni sono particolarmente efficaci nella prevenzione dell’osteoporosi, ma il loro uso va attentamente valutato. Alcuni farmaci, come la calcitonina, aiutano il calcio ad entrare nelle ossa appena formate. I farmaci comunemente impiegati per rallentare il decadimento osseo appartengono alla famiglia dei bifosfonati (alendronato e risedronato). Purtroppo, hanno qualche effetto collaterale: in particolare, provocando l’infiammazione dell’esofago, causano un fastidioso bruciore di stomaco. Il raloxifene, invece, svolge sul metabolismo osseo un effetto simile a quello dell’estrogeno, ma può avere effetti collaterali potenzialmente gravi, tra cui la formazione di trombi agli arti inferiori. Il teriparatide, invece, è un farmaco iniettabile che aiuta nella costruzione del tessuto osseo.
Osteoporosi rimedi
I farmacisti di efarma.com consigliano di seguire una dieta sana, ricca di calcio, vitamina D, rimedi specifici a base di sali minerali, collagene, aminoacidi o prodotti naturali ricchi di componenti utili a favorire il trofismo, la mineralizzazione del tessuto osseo:
Conclusioni
Per contrastare e soprattutto prevenire l’osteoporosi è importante:
- aumentare la massa ossea e quindi la densità e la resistenza dello scheletro con l’aiuto di un’alimentazione corretta e nutrienti di cui le ossa hanno bisogno per rigenerarsi;
- riduzione del consumo di alcol (che può impedire il rinnovamento delle ossa e alterare la capacità dell’organismo di assorbire il calcio);
- evitare di fumare (il fumo fa diminuire la quantità di estrogeno prodotta dall’organismo femminile e diminuisce l’assorbimento del calcio a livello intestinale);
- migliorare il tono muscolare, la rigenerazione del tessuto osseo, l’equilibrio seguendo attività fisica;
- migliorare i riflessi e ridurre il rischio di cadute.