Onicofagia
- Onicofagia cause
- Onicofagia psicologia
- Onicofagia nei bambini
- Onicofagia rimedi
- Onicofagia farmaci
- Quando devo rivolgermi al medico?
- Quali buone abitudini devo seguire?
L'onicofagia è il termine clinico per definire l'abitudine ossessiva di mangiarsi le unghie. Questo disturbo compulsivo, che interessa sia gli adulti che i bambini, è considerato un “disturbo del controllo degli impulsi” ed è classificato tra i disturbi comportamentali e delle emozioni che si presentano durante l’infanzia o l’adolescenza. Può sembrare un'abitudine poco dannosa, ma in realtà rosicchiarsi le unghie può avere conseguenze sia fisiche che emotive. Le cuticole e le unghie sono rosse e dolenti, la zona intorno alle unghie può infettarsi e sanguinare ed essere più suscettibile ad agenti batterici e virali. Rosicchiarsi le unghie con i denti con regolarità può anche portare a patologia dentale con malocclusione e disturbi gengivali. L’ingestione dei residui ungueali può provocare problemi allo stomaco, è facilitata la diffusione di infezioni e, inoltre, non vanno sottovalutate le conseguenze estetiche e psicologiche dell'onicofagia.
Onicofagia cause
La causa dell'abitudine di mangiarsi le unghie è essenzialmente psicologica, ma può anche avere un'origine imitativa.
Vediamo quali sono le principali cause dell'onicofagia:
- stress e tensione: la persona non riesce a sostenere una tensione emotiva il che la spinge a portare le dita alla bocca per rosicchiarsi le unghie e sfogare stress e ansia;
- disturbi del comportamento alimentare;
- noia: la persona non riesce a gestire i momenti di noia ed inattività;
- autolesionismo: soprattutto gli adolescenti possono scaricare contro se stessi sentimenti ed emozioni negative che invece andrebbero indirizzate verso l'esterno;
- imitazione: i bambini che vedono un adulto di riferimento che mangia le unghie possono prendere questa abitudine e poi protrarla nel tempo.
Onicofagia psicologia
L'onicofagia è particolarmente frequente tra le persone stressate ed è un'abitudine che generalmente si innesca da bambini e in età preadolescenziale, e che con il tempo può scomparire, ma in 5 persone su 100 resta anche in età adulta. Secondo alcuni psicologi portare qualcosa alla bocca richiama, a livello metaforico, l'esperienza del seno materno e l’azione del rosicchiarsi le unghie e pellicine è utilizzata per ottenere lo stesso effetto rassicurante (come avviene per la suzione del pollice).
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM IV TR) inserisce l'onicofagia tra i disturbi del controllo degli impulsi. Mangiarsi le unghie permette al soggetto di scaricare ansia, stress e tensione, ma può anche essere una forma lieve di autolesionismo.
Onicofagia nei bambini
Si stima che il 60% dei bambini e il 45% degli adolescenti si rosicchino le unghie. Spesso si tratta di un'abitudine imitativa, cioè uno dei genitori mangia le unghie e loro imitano lo stesso comportamento che poi diventa un'abitudine. Ma in alcuni bambini l'onicofagia può accompagnarsi ad altri disturbi, come la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), il disturbo oppositivo provocatorio (ODD), ansia da separazione o l'enuresi notturna.
Onicofagia rimedi
Nella maggior parte dei casi è possibile risolvere il problema dell'onicofagia curando le unghie, facendo il manicure, tenendo le unghie corte e magari mettendo lo smalto. Vedere delle mani belle e curate riesce molte volte a dissuadere dall'impulso di mangiarsi le unghie.
In quest'ottica è possibile fare una ricostruzione delle unghie danneggiate dall'onicofagia. Si tratta di una ricostruzione estetica che deve essere praticata solo da personale esperto ed accreditato.
Generalmente la ricostruzione delle unghie mangiate e rosicchiate viene eseguita con la tecnica del ponte e con l'ausilio del gel o del metodo acrilico. Vengono utilizzate delle cartine che allungano il letto ungueale e permettono poi di modellare l'unghia ricostruita.
Nei casi di onicofagia grave è bene seguire una terapia con uno psicoterapeuta che aiuti a comprendere le ragioni più profonde di questa abitudine.
Onicofagia farmaci
In para farmacia si trovano una gran varietà di prodotti, naturali e farmaceutici, per il trattamento dell'onicofagia. Generalmente si tratta di preparati che rendono le unghie dure e resistenti, conferiscono un sapore amaro e sgradevole e al contempo nutrono l'unghia nel profondo.
I nostri farmacisti consigliano questi trattamenti:
Queste soluzioni aiutano a prevenire tentavi di onicofagia, proteggendo le unghie e la zona periungueale grazie al sapore amaro e piccante favorendo una crescita naturale.
Importante è anche l’uso di rimedi usati contro il vizio dei bambini e degli adulti di rosicchiarsi le unghie, che favorisce la sollecita crescita ed il consolidamento delle unghie.
Quando devo rivolgermi al medico?
L'onicofagia può causare flogosi periungueali (patereccio, più nota come giradito), un'infezione causata da batteri come l'escherichia coli e lo streptococcus pyogenes che si manifesta con gonfiore, rossore e presenza di pus. In questo caso è bene rivolgermi tempestivamente al medico che prescriverà la terapia più adatta.
Quali buone abitudini devo seguire?
Se si soffre di onicofagia è utile seguire qualche accorgimento:
- tenere le unghie corte e ben curate
- applicare uno smalto trasparente o colorato
- fare regolarmente la manicure
- se ci si sente particolarmente stressati provare tecniche di rilassamento alternative come lo yoga o la meditazione
- indossare un braccialetto elastico attorno al polso e farlo scattare ogni volta che si sente l'impulso di mordersi le unghie.