Occhi Rossi
- Occhi arrossati cause
- Occhi rossi sintomi
- Congiuntivite
- Occhi rossi rimedi
- Quale trattamento consigliamo?
- Quando devo rivolgermi al medico
- Quali buone abitudini devo seguire
Gli occhi rossi rappresentano il disturbo oculare più diffuso tra quelli che colpiscono gli occhi. Questi si presentano pieni di linee di colore rosso che si diramano nella zona bianca del bulbo oculare. Queste linee sono i vasi sanguigni presenti nella sclera (parte bianca dell’occhio) che subiscono una vasodilatazione causata da numerosi fattori.
Occhi arrossati cause
Le cause principali che provocano gli occhi arrossati sono tante e tra le più importanti troviamo:
- Occhi secchi;
- Occhi stanchi per eccessivo tempo davanti a computer o televisori;
- Insufficiente riposo, insonnia;
- La congiuntivite;
- Orzaiolo;
- Allergia;
- Malattie o infiammazioni oculari che colpiscono la struttura dell'occhio compresi i tessuti oculari interni;
- Ipertensione arteriosa;
- Secchezza dell'aria;
- Presenza di polvere o corpi estranei;
- Traumi, dopo averli strofinati o dopo aver pianto molto;
- Esposizione a sostanze irritanti (polveri, fumi, vapori) o a forte vento;
- Lunga esposizione alla luce solare o altre fonti di luce molto forti;
- Assunzione di farmaci anticoaugulanti o sostanze stupefacenti.
Occhi rossi sintomi
I sintomi più comuni che si manifestano in caso di occhi rossi sono:
- Occhi di colore rosso;
- Bruciore;
- Eccessiva lacrimazione.
Congiuntivite
Gli occhi arrossati, sia negli adulti che nei bambini, possono essere uno dei sintomi tipici della congiuntivite, un'infiammazione della congiuntiva, cioè la membrana trasparente che ricopre palpebra e parzialmente il bulbo oculare. L'infiammazione della congiuntiva provoca occhi rossi, forte lacrimazione, a volte prurito ed intolleranza alla luce.
La congiuntivite può essere causata da un'infezione batterica o virale e in questi casi è molto contagiosa, oppure, nei neonati, può essere conseguenza del dotto lacrimale che non si è aperto completamente.
In quest'ultimo caso il pediatra spiegherà come praticare dei leggeri massaggi a livello del dotto lacrimale per favorirne l'apertura e nel frattempo quale collirio o rimedio usare nei bambini.
In caso di infezione, invece, è importante rivolgersi al medico che indicherà che tipo di collirio, probabilmente antibiotico, o pomata applicare per combattere l'infezione.
C'è anche un altro tipo di congiuntivite, di natura allergica, causata da polvere o pollini che si manifesta solo dopo essere stati a contatto con questi allergeni. In caso di congiuntivite allergica oltre ai sintomi all'occhio si presenteranno altre reazioni come la rinite. Anche in questo caso il modo più efficace per trattare la congiuntivite allergica è applicare un collirio antistaminico.
Occhi rossi rimedi
Il rimedio più efficace per curare e guarire dal disturbo degli occhi rossi è quello di tenere gli occhi a riposo e magari intervenire sulla produzione lacrimale ripristinando la componente acquosa degli occhi. Grazie all'aiuto di specifici colliri, si agisce direttamente sullo scudo lacrimale favorendo la naturale evaporazione del film.
Quale trattamento consigliamo?
I farmacisti di eFarma.com consigliano prodotti specifici che favoriscono il benessere degli occhi in poco tempo e sono ideali per gli occhi arrossati che risultano anche stanchi e affaticati. Questi prodotti si trovano in varie formulazioni. Basta scegliere quella più adatta alle proprie esigenze.
Quando devo rivolgermi al medico?
Se si avvertono i sintomi tipici degli occhi rossi è necessario comunque rivolgersi al proprio medico per conoscere la vera causa e agire su di essa con un trattamento specifico. Inoltre bisogna preoccuparsi quando a questi sintomi se ne aggiungono altri come ad esempio secrezioni di colore sospetto, dolore persistente, offuscamento della vista, continui mal di testa.
Quali buone abitudini devo seguire?
Il consiglio principale che i nostri farmacisti possono darvi è quello di non toccare assolutamente gli occhi rossi con le mani e strofinarli. È importante una buona igiene per evitare un peggioramento dell'infiammazione con un ulteriore trasmissione di batteri patogeni.