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Diarrea

La diarrea è un disturbo della defecazione caratterizzato dall'emissione rapida di feci abbondanti, fluide e dalla frequente emissione (almeno tre evacuazioni al giorno).

La diarrea è spesso accompagnata da crampi addominali e dolore all’addome. Talvolta possono essere presenti anche vomito e febbre. La perdita di liquidi e di sali minerali può comportare disidratazione e squilibri elettrolitici.
La diarrea può essere legata ad errate scelte alimentari, stress, escursioni termiche, malattie infettive, molte patologie, alcuni farmaci, intolleranze alimentari, alterazioni della motilità gastrica e malanni stagionali e deve essere interpretata come una sorta di risposta difensiva dell’organismo. Le scariche diarroiche favoriscono infatti l'eliminazione di microorganismi patogeni, delle tossine o delle sostanze irritanti. Per questo motivo è bene evitare di usare subito farmaci antidiarroici, senza aver prima scoperto la vera causa della diarrea.

 La diarrea può essere acuta se la durata è inferiore alle due settimane, persistente se compresa tra due e quattro settimane e cronica se ha durata superiore.

Diarrea cause

È scatenata principalmente da:

  • agenti infettivi (nel 70 % dei casi) soprattutto batteri, virus, protozoi ma anche elminti;
  • farmaci (es: chemioterapici);
  • viaggi (diarrea del viaggiatore);
  •  alla reintroduzione di cibi solidi dopo un periodo di digiuno;
  •  radiazioni;
  • Intossicazione da metalli pesanti;
  • condizioni patologiche che determinano danno infiammatorio (diverticolite, morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, morbo celiaco, allergie o intolleranze alimentari);
  • colon irritabile e alterazione della motilità e velocità del transito intestinale;
  • tumori intestinali;
  • lassativi o antiacidi contenenti magnesio;
  • alimenti (ad esempio ricchi in fruttosio, lattosio o polialcoli);
  • varie malattie neurologiche;
  • problemi psichici: stress, irritabilità.

La diarrea acuta da causa infettiva è un problema serio nei paesi in via di sviluppo causando il decesso di molte persone, soprattutto bambini. Queste patologie trovano un facile terreno di propagazione in aree con condizioni igienico-sanitarie precarie: mancanza di acqua potabile, affollamento, presenza di rifiuti non smaltiti, inadeguata cottura di alcuni cibi.

Differenza tra dissenteria e diarrea

Spesso i termini diarrea e dissenteria sono considerati sinonimi ma, in realtà, la dissenteria è una forma molto severa di diarrea dove c’è sangue visibile e muco nelle feci liquide, ciò costituisce un segno di invasione del tessuto intestinale da parte di microrganismi come Shigella, Salmonella, Entamoeba histolytica. Spesso tale defecazione è dolorosa e le scariche diarroiche non sono dominabili dalla volontà.

Diarrea: quali sono i sintomi

La diarrea può determinare complicazioni, spesso sottovalutate, ma molto importanti per il giusto approccio terapeutico. I sintomi possono essere:

  • crampi addominali;
  • febbre;
  • feci scure e acquose;
  • gonfiore addominale;
  • sangue nelle feci (specie in concomitanza con emorroidi);
  • nausea;
  • dolori addominali e tenesmo (spasmo doloroso dello sfintere anale con stimolo impellente alla defecazione);
  • disidratazione;
  • acidosi metabolica;
  • ipotensione;
  • oliguria;
  • torpore e tachicardia.

Diarrea terapia

La diarrea è un'espressione di un processo patologico che deve essere individuato e trattato. L'antidiarroico costituisce una misura palliativa, soprattutto volta ad evitare la disidratazione e, finché l'organismo stesso o il medico hanno potuto rimediare alla causa a monte:

La cura della diarrea si basa sulla integrazione di Sali minerali e vitamine, batteri lattici, farmaci antidiarroici che inibiscono la motilità intestinale. Se si tratta di infezioni, l'intestino fa bene a liberarsi dei germi responsabili. In caso di diarrea acuta da infezione batterica la terapia tramite antibiotici è controversa in quanto tendono a essere autolimitanti e la diarrea stessa contribuisce a ridurre la carica microbica intestinale. In alcuni casi, comunque, l'uso degli antibiotici può venir preso in considerazione in caso di diarrea persistente in cui si è riusciti a identificare il microrganismo responsabile, in caso di immunodeficienza, tumori ecc. Eventualmente si può far uso di probiotici per ripristinare la flora intestinale intaccata dall'uso di antibiotici. L'uso dei probiotici in aggiunta alla terapia reidratante orale, si è infatti dimostrato efficace nel ridurre la severità e la durata della diarrea.

Diarrea rimedi

I farmacisti di eFarm.com consigliano di reintegrare i liquidi, Sali minerali e zuccheri perduti durante le evacuazioni tramite soluzioni elettrolitiche:

Fondamentale l’assunzione di fermenti lattici per ripristinare il microbiota intestinale:

Particolarmente efficace è un rimedio a base di Saccharomyces boulardii che costituisce un antidiarroico/probiotico indicato per la cura della diarrea acuta: indicativamente, la posologia è 250 mg (1 capsula), due volte al giorno:

Consigliamo anche l’uso di tisane che sfruttano le proprietà astringenti delle erbe ricche in tannini, e quelle gelificanti ed emollienti delle droghe ricche in pectina. Allo stesso tempo assume rilevanza terapeutica anche il generoso contenuto idrico di queste preparazioni farmaceutiche, dato che la diarrea si accompagna tipicamente a disidratazione di entità variabile.

Quando rivolgersi al medico?

La diarrea diventa un problema e necessita di visita medica quando non accenna a scomparire dopo che sono trascorsi più di tre giorni dalla sua insorgenza, se compare sangue nelle feci, febbre alta per più di 24 ore. È sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico, inoltre, quando in precedenza sia stata diagnosticata una patologia che può essere associata a questo disturbo.

Consigli

In presenza di diarrea, è molto importante:

  • Prevenire o correggere la disidratazione e gli squilibri elettrolitici tramite un'alimentazione adeguata e soluzioni saline reidratanti per reintegrare i liquidi e i sali minerali persi a causa delle frequenti scariche, va assicurato il giusto apporto idrico a temperatura ambiente.
  • Evitare di assumere alcolici, caffè e bevande zuccherate (incluso i succhi di frutta).
  • Assumere cibi facilmente digeribili, consumare piccoli e ben distribuiti pasti.
  • Si favoriscono i cibi “BRAT o BRATTY diet”, acronimo di bananas (banane), rice (riso), applesauce (purea di mele), toast, tè e yogurt anche se lo yogurt dovrebbe essere privo di zuccheri.
  • Le fonti proteiche dovrebbero essere povere di grassi e facilmente digeribili (ad esempio della bresaola o del pesce magro al vapore);
  • Favorire il riposo.
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