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2 marzo 2023 6 min lettura
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I migliori rimedi per l'anemia in gravidanza

Essere incinta è un momento meraviglioso, ma l'anemia in gravidanza può rovinare tutto. Si tratta di una condizione frequente e comune a molte future mamme che si verifica per un fisiologico e aumentato bisogno di ferro.

Se non gestito adeguatamente, questo disturbo può avere ripercussioni negative sulla salute non soltanto della mamma ma anche del bambino. 

Premessa la necessità di tenere sempre sotto controllo i valori di ferro ed emoglobina in gravidanza, sottoponendosi a screening specifici e periodici durante la gestazione, quali sono le cause dell’anemia in gravidanza e quando c’è da preoccuparsi?

In questo articolo risponderemo a tutte le domande sul tema e ti presenteremo i migliori rimedi naturali e gli integratori per combattere l'anemia e goderti appieno questa esperienza unica.

Ecco cosa troverai all’interno di questo articolo: 

Leggi anche: Miglior integratore acido folico in gravidanza.

Cosa comporta l’anemia in gravidanza: cause e sintomi

L’anemia è molto frequente in gravidanza, a partire dal terzo trimestre e fino alla 20a settimana di gestazione. In gravidanza, l’anemia è caratterizzata soprattutto da una diminuzione fisiologica dei globuli rossi e da emoglobina bassa. L’emoglobina è una componente del sangue che aiuta i globuli rossi a trasportare l’ossigeno a tutte le altre cellule del corpo.

Da un certo punto di vista l’anemia è fisiologica durante la gestazione, perché aumenta il volume plasmatico - per far fronte alle esigenze del feto - causando una diluizione di emoglobina ed ematocrito (ovvero il numero dei globuli rossi circolante), che diminuiscono a livelli di anemia.

Tuttavia, un altro dei motivi per cui questo livello scende potrebbe essere la carenza di ferro. Ed è proprio l’anemia sideropenica ad avere le conseguenze più negative sulla salute di mamma e feto.

L’anemia in gravidanza si manifesta con precisi sintomi, in base anche all’entità della carenza di ferro:

  1. mancanza di respiro e affanno;
  2. stanchezza e affaticamento, anche senza sforzi;
  3. pallore cutaneo e delle mucose;
  4. aumento della frequenza cardiaca;
  5. pressione del sangue bassa;
  6. mal di testa
  7. irritabilità e nervosismo.

Senza voler allarmare troppo le future mamme, va ugualmente detto che l’anemia in gravidanza è pericolosa, poiché costituisce un serio fattore di rischio di morbilità per la gestante e per il feto. 

Questa condizione, unita a carenza di ferro e acido folico, potrebbe infatti comportare:

  • Parto prematuro;
  • Basso peso del bambino;
  • Infezioni materne post-partum;
  • Ritardi nell’apprendimento e nella memoria dei bambini;
  • Anemia neonatale;
  • Anomalie del tubo neurale.

Ma quali sono i valori di globuli rossi, ferro ed emoglobina considerati ideali durante il periodo della gravidanza? Scoprilo leggendo il prossimo paragrafo.

Leggi anche: “I migliori rimedi per l’astenia in gravidanza”.

Emoglobina e ferro in gravidanza: i valori accettabili

L’emoglobina in gravidanza deve essere sempre superiore a 12 gr/dl. L’anemia si verifica quando questo valore risulta basso e inferiore a:

  • 11 gr/dl nel primo trimestre;
  • 10.5 gr/dl nel secondo trimestre;
  • 11 gr/dl nel terzo trimestre.

È importante diagnosticare l'anemia in modo tempestivo, in modo da poter trattare il problema e prevenire eventuali complicanze. Il primo consiglio è quello di fare regolarmente esami del sangue durante la gravidanza per monitorare i livelli di ferro e rilevare eventuali carenze. 

L’esame di riferimento per valutare numero e caratteristiche delle cellule plasmatiche è l’emocromo completo, che rientra tra l’altro nelle prestazioni specialistiche comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA 2017) per il controllo della gravidanza fisiologica. Perciò è sempre gratuito per le gestanti.

Oltre a questo esame, sono fondamentali anche i dosaggi di:

  1. sideremia (concentrazione di ferro);
  2. ferritina (scorte di ferro);
  3. transferrina (proteina che trasporta ferro nel sangue);
  4. acido folico;
  5. vitamina B12.

Con una diagnosi precoce e il trattamento adeguato, la maggior parte delle donne in gravidanza con anemia possono avere una gravidanza sana e un parto senza problemi. L’importante è adottare rimedi efficaci a ripristinare una condizione di sicurezza.

Come prevenire l’anemia gravidica con dieta e alimentazione

La prevenzione dell'anemia durante la gravidanza è possibile attraverso una dieta equilibrata e una corretta alimentazione. È importante consumare cibi ricchi di ferro, vitamina B12 e acido folico.

Se soffri di anemia in gravidanza, ecco cosa devi mangiare:

  • carne rossa;
  • pollo;
  • pesce (tonno, sardine, merluzzo);
  • legumi (fagioli e lenticchie);
  • verdure a foglia verde scuro;
  • cereali fortificati;
  • arachidi;
  • prodotti lattiero-caseari.

Rispetto ai vegetali sono soprattutto gli alimenti di origine animale ad avere quantità di ferro maggiori e più facilmente assimilabili. Inoltre, sono anche molto consigliati tutti quegli alimenti ricchi di vitamina C, come agrumi, kiwi e peperoni, che possono aiutare l'organismo ad assorbire il ferro in modo più efficiente.

Laddove l’alimentazione non fosse sufficiente, il medico di fiducia potrebbe prescrivere l’assunzione di vitamine, per avere un apporto adeguato di acido folico e vitamina B12 soprattutto, e integratori di ferro, in caso di livelli preoccupanti di carenza.

Ferro basso in gravidanza: i migliori rimedi farmacologici in farmacia

In caso di difficoltà a raggiungere i livelli di ferro desiderati con la sola alimentazione, il medico potrebbe prescrivere integratori di ferro

La terapia per via orale è la prima e più efficace forma di trattamento. Solo in casi gravi, infatti, potrebbe rendersi necessaria un'integrazione di ferro per via endovenosa.

Gli integratori di ferro sono disponibili in farmacia sotto forma di:

  • Liquido;
  • Bustine orosolubili;
  • Capsule molli;
  • Compresse masticabili.

Se sei incinta e anemica, rivolgiti al tuo medico per trovare l’integratore migliore da assumere in gravidanza. In alcuni casi, infatti, potrebbe essere necessario completare la supplementazione integrativa alla dieta con integratori di acido folico e vitamine prenatali.

La dose di ferro per ristabilire le riserve nell’organismo varia da 60 mg a 120 mg al giorno.

Se i livelli non sono eccessivamente preoccupanti viene raccomandata una profilassi con basse dosi di ferro in associazione ai folati. Soprattutto perché queste sostanze possono provocare effetti indesiderati come: bruciori di stomaco, pesantezza, costipazione o ipermotilità intestinale.

L'anemia è una condizione comune in gravidanza, ma può essere gestita efficacemente con una combinazione di cambiamenti nella dieta, integrazione di vitamine e minerali, e, in alcuni casi, farmaci prescritti dal medico. È importante non sottovalutare i sintomi e cercare un aiuto medico tempestivo per prevenire complicazioni per sé stesse e per il bambino. Con la giusta cura, la tua gravidanza sarà più sana e felice.

Disclaimer

Le informazioni che puoi trovare su questo sito hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco.

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