Pratiche, sicure ed ecologiche, le coppette mestruali stanno ormai diventando una valida ed economica alternativa ai classici assorbenti, sia interni che esterni.
Il ciclo mestruale è un periodo già di per sé complicato per molte donne, vissuto quasi come un impedimento a molte delle attività quotidiane. Talvolta a renderlo più ingestibile ci sono prurito intimo, infezioni e irritazioni, disturbi piuttosto comuni, tutti connessi all’uso degli assorbenti usa e getta.
In molti di questi casi, la coppetta mestruale può essere la soluzione ottimale, soprattutto se le perdite ematiche sono abbondanti. Senza contare che consente di risparmiare notevolmente non solo in termini di denaro speso per l’acquisto degli assorbenti, ma anche di un minor impatto sull’ambiente.
Ma di cosa si tratta nello specifico? E, soprattutto, come si usa? In questo articolo cercheremo di dare risposta alle più comuni domande sulla coppetta per il ciclo, spiegando quali sono i vantaggi e quali criteri valutare nel momento in cui decidi di acquistarle.
Continua a leggere.
- Come usare le coppette per mestruazioni
- Quanto tempo si può tenere la cup mestruale
- Chi non può usare la coppa per il ciclo
- Pro e contro della coppa per ciclo mestruale
- L’opinione dei ginecologi
- Guida alla scelta delle migliori coppette in para farmacia
Come si usano le coppette per mestruazioni?
La coppetta mestruale è un dispositivo sanitario che si posiziona all’interno della vagina durante i giorni del ciclo. Realizzata in materiale morbido - solitamente silicone o lattice 100% ipoallergenico -, è un contenitore piccolo e flessibile che serve a raccogliere il sangue mestruale.
A differenza dei tradizionali assorbenti, quindi, la coppetta non assorbe il flusso mestruale ma lo convoglia all’interno del dispositivo. Ecco perché è necessario svuotarla, lavarla e riposizionarla abbastanza spesso.
Se impiegata correttamente, la coppetta mestruale non provoca affatto fastidio, anzi la potrai usare tranquillamente anche durante la notte o nei giorni di flusso maggiore, magari mentre fai sport.
Ma come si utilizzano le coppe mestruali ? Vediamolo subito partendo dall’inserimento del dispositivo.
Come inserire la coppa per mestruazioni
Per inserirla, la coppetta andrà piegata con una mano - quella con cui solitamente scrivi - e infilata nel canale vaginale, così come faresti con un tampone interno senza applicatore. Puoi utilizzare anche l’altra mano per aprire le piccole labbra e facilitarne l’inserimento.
Una volta inserita, la coppetta si aprirà automaticamente, aderendo perfettamente alle pareti della vagina e creando una sorta di sigillatura. In questo modo potrai stare sdraiata, fare attività fisica e muoverti in totale libertà senza avere il timore di perdite. Inoltre, indossando la coppetta mestruale potrai avere anche rapporti sessuali.
Ci sono varie tecniche di piegatura, vediamole nel dettaglio:
- Piegatura a C: la più pratica. Consiste nello schiacciare la coppetta nel mezzo con due dita e piegarla a metà, formando una C;
- Piegatura Push-Down: spingi il bordo della coppetta verso l’interno e unisci le estremità;
- Piegatura ad angolo retto: schiaccia la coppetta nel mezzo con due dita e unisci uno dei due bordi superiori con il bordo inferiore opposto.
I fluidi vaginali dovrebbero agevolare naturalmente l’inserimento. Ma se soffri di secchezza vaginale potresti optare per un lubrificante a base di acqua.
Se senti dolore significa che la coppetta non è stata posizionata correttamente: puoi tirarla o ruotarla leggermente usando il suo gambo o eventualmente rimuoverla e inserirla di nuovo.
All’inizio potrai avere qualche difficoltà. Non demordere però: con un po’ di pratica riuscirai a capire qual è la tecnica più adatta, anche in base alla flessibilità del dispositivo.
Per le prime volte ti consigliamo di utilizzare un assorbente esterno abbinato alla coppetta, per evitare perdite accidentali nel caso tu non l’abbia posizionata bene.
Vediamo adesso come fare per rimuoverla.
Come rimuovere le coppette per ciclo mestruale
Non estrarre le coppette vaginali semplicemente tirando il gambo del dispositivo, perché rischieresti di irritare la zona intima già così delicata e provare dolore.
Ti basterà afferrare con il dito indice e il pollice la base della coppetta schiacciandola leggermente. A questo punto, fai dei piccoli e leggeri movimenti a zig zag, aiutandoti anche con la muscolatura pelvica che dovrà essere quanto più possibile rilassata.
In questo modo dovrebbero crearsi delle camere d’aria che faciliteranno lo scollamento del dispositivo dalle pareti vaginali, rendendo più semplice e indolore l’estrazione mediante il gambo del dispositivo.
Leggi anche: Sindrome premestruale, prodotti e rimedi.
Quanto tempo si può tenere la coppa per il ciclo?
Esperti e ginecologi consigliano di indossare la coppetta vaginale per non più di 12 ore, sempre tenendo conto dell’intensità del flusso. In caso di flusso abbondante, infatti, è opportuno rimuoverla prima.
L’ideale comunque è svuotarla tra le 2 e le 4 volte al giorno, sempre tenendo conto del proprio flusso e, soprattutto, della capacità del dispositivo scelto.
Quando l’avrai rimossa e prima di indossarla nuovamente, ricordati di:
- Svuotarla completamente;
- Lavarla con acqua e sapone neutro;
- Asciugarla con un panno pulito.
Le coppe per mestruazioni vanno sempre maneggiate con le mani pulite. Una volta terminato il ciclo mestruale poi, lavala approfonditamente e sterilizzala, facendola semplicemente bollire per circa 6 minuti. In questo modo sarai sicura di aver eliminato gran parte di germi e batteri presenti sulla superficie e potrai riporla via in tutta sicurezza (possibilmente in un contenitore sterile e ben chiuso).
Non lavare mai le coppette assorbenti con normali salviette detergenti. Le sostanze chimiche contenute al loro interno a contatto con la pelle sensibile delle parti intime potrebbero creare pericolose irritazioni.
Chi non può usare la coppa mestruale?
Non vi sono particolari controindicazioni all’uso delle coppette mestruali. Tuttavia, sarebbe preferibile evitarla per almeno 6 settimane in caso di:
- Parto naturale;
- Interventi chirurgici vaginali;
- Colposcopia.
Andrebbero anche evitate da soggetti allergici al lattice e da chi soffre di vaginite, cervicite, erosioni vaginali e malformazioni della cervice. Nessuna controindicazione, invece, per chi ha l’utero retroverso.
Per quanto sia assolutamente sicura e realizzata in materiali ipoallergenici che impediscono la proliferazione di germi e batteri (a differenza degli assorbenti), potrebbe - in rari casi - provocare la cosiddetta sindrome da shock tossico (TSS), una patologia infettiva grave associata all’uso eccessivo e prolungato di assorbenti interni. Tuttavia, al momento, non sono stati riportati casi di TSS in relazione al suo utilizzo.
Ti consigliamo comunque di rivolgerti al tuo ginecologo di fiducia per avere tutte le risposte ai dubbi riguardanti l’utilizzo delle coppette.
Coppetta mestruale: pro e contro
Cerchiamo di approfondire prima di tutto i vantaggi della coppetta per ciclo mestruale:
- Risparmio economico: il prezzo di una coppetta è di circa 12-20 €, con la differenza che può essere riutilizzata per almeno 10 anni. Con la stessa cifra quante confezioni compreresti di assorbenti? La risposta a questa domanda ti fa capire quanto conviene usarla;
- Zero impatto sull’ambiente: si calcola che una sola donna utilizzi in tutta la sua vita fertile almeno 12 mila assorbenti, che ovviamente vengono gettati nei rifiuti non riciclabili. L’impatto sull’ambiente a livello globale è notevole, la coppetta quindi è una scelta molto più sostenibile ed ecologica;
- È riutilizzabile: non avrai l’ansia di dover acquistare ogni mese gli assorbenti, la tua coppetta è sempre pronta a disposizione per ogni emergenza. Alcuni modelli hanno una durata garantita di 10 anni. Inoltre te ne basta una per tutta la durata del ciclo e non devi usarne una più grande se hai flusso abbondante;
- Manutenzione e gestione facile: puoi svuotarla, risciacquare e indossarla nuovamente ovunque tu ti trovi. La pulizia poi è tutt’altro che impegnativa. Tra un ciclo e l’altro ti basterà lavarla e sterilizzarla in acqua bollente per pochi minuti.
- Praticità: se indossata correttamente sembrerà di non averla. Questo rende più fluidi e liberi i movimenti e ti permetterà di praticare le normali attività quotidiane senza temere perdite fastidiose e imbarazzanti;
- Sicurezza: realizzata in materiali ipoallergenici, non altera la flora batterica vaginale né influisce sui naturali meccanismi di difesa intima. Inoltre è priva di sostanze chimiche potenzialmente irritanti;
- Igiene: la coppetta raccoglie il sangue mestruale invece di assorbirlo, questo migliora l’igiene intima perché evita infezioni da contatto e la formazione di cattivi odori.
Di svantaggi ce ne sono molto pochi e riguardano soprattutto le difficoltà di inserimento e rimozione del dispositivo che si possono incontrare. Tutti problemi risolvibili con una maggiore dimestichezza.
Cosa pensano i ginecologi delle coppette mestruali?
Riguardo alla coppetta mestruale, in rete è possibile reperire diverse opinioni di esperti ginecologi. In linea generale, tutti sono favorevoli al suo utilizzo e concordano nel dire che la coppetta è molto più igienica, se usata correttamente.
Inoltre è anche più sicura degli assorbenti perché riduce il rischio di ristagno prolungato di sangue (come per i tamponi interni) e anche di sviluppare infezioni.
Gran parte dei tamponi tradizionali, infatti, sono realizzati con materiali che creano un ambiente caldo-umido nelle parti intime. Ciò, purtroppo, favorisce la proliferazione dei batteri che potrebbe essere dannosa.
Senza contare che gli assorbenti a stretto contatto con la mucosa vaginale possono rilasciare sostanze chimiche usate per assicurare la profumazione e migliorare l’assorbenza.
Come scegliere le migliori coppette mestruali
In commercio esistono diversi modelli di coppette per ciclo di vari brand molto noti e affidabili. Le differenze comunque sono minime.
Le coppette reperibili sul mercato vengono divise sulla base della grandezza. Varie le taglie disponibili - in base anche al brand - che si adattano a tutte le donne.
La scelta del modello dipende soprattutto dai seguenti fattori:
- Età;
- Stato del pavimento pelvico;
- Parti naturali o meno;
- Tipologia di flusso mestruale.
Adolescenti e ragazze, ad esempio, possono optare per taglie più piccole (S e M). Al contrario, chi ha già avuto un figlio o soffre di cicli abbondanti (ipermenorrea) dovrebbe optare per dimensioni maggiori (almeno XL). Se hai più di 30 anni o hai già avuto un parto naturale, ma il tuo pavimento pelvico è abbastanza tonico potresti invece considerare una taglia L.
Anche il flusso è un fattore determinante da tenere in considerazione quando scegli la coppetta mestruale che fa per te. Puoi capire com’è valutando quante volte hai bisogno di cambiare l’assorbente. Da 1 a 3 volte al giorno, significa che hai un flusso leggero.
Ogni 3 o 4, flusso moderato. Da 4 a più volte al giorno, vuol dire flusso molto abbondante. In questi ultimi casi, per esempio, si trovano anche coppette con una capacità di oltre 30 ml.
Oltre a dimensioni e capienza, bisogna fare attenzione anche alla consistenza e alla forma:
- Morbide e sagomate: le più usate, hanno una forma a campana e sono realizzate in gomma, lattice o silicone;
- Semirigide: flessibili ma in un materiale più resistente che assicura una migliore tenuta, caratteristica che le rende adatte alle donne over 30 che abbiano già avuto figli in modo naturale.
Ora che hai tutte le informazioni sull’argomento potrai scegliere il modello di coppetta per mestruazioni migliore e più adatto alle tue esigenze.
Continua a leggere i nostri approfondimenti dedicati alla salute e all’igiene intima delle donne e non perderti la selezione di coppette mestruali alla fine di questo articolo.
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